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YouTube ora ci permette di scaricare i nostri video in formato MP4.

YouTube-scarica-MP4 Anche se il successo di YouTube è confermato da cifre che parlano di 20 ore di video caricati al minuto, non per questo Google giace sugli allori.

Pochi giorni fa abbiamo visto l’introduzione del nuovo pulsante che ci consente di strappare i video dal browser, e continuare a visualizzarli in una finestra indipendente.

Ora è arrivato finalmente la possibilità di scaricare video in formato MP4 direttamente da YouTube, e quindi senza dover usare un programma o un estensione per il browser.

YouTube download MP4

La funzione per ora, è riservata ai soli video che abbiamo caricato nel nostro account, e molti pensano che questa sia la prova per un futuro servizio di download dei filmati a pagamento.

Staremo a vedere, intanto questa nuova caratteristica ci permette di usare YouTube anche come servizio di backup per i nostri video.

21 commenti su “YouTube ora ci permette di scaricare i nostri video in formato MP4.”

  1. Ottimo post! In effetti ci sono state fin ora avvisaglie a riguardo, e per questo motivo che ho messo off-line downtube.it. Non ha più senso di esistere. Mi inventerò qualcos’altro mi sa… 🙂
    Suggerimenti?

  2. Vabbè si, però penso sia questione davvero di poco.
    Per questo motivo ci sto lavorando perchè vorrei fare qualcosa di + completo. Non so tipo un sito di bookmark dei video preferiti online, oppure un megamotore di ricerca per il download da tutti i siti di filesharing… Appena ho tempo mi ci butto a capofitto 🙂

  3. Erriko secondo me non è ancora il caso di chiudere Downtube, visto che il download è riservato solo ai video caricati dagli stessi utenti, per quanto riguarda un nuovo progetto, potrebbe essere una buon idea quella di un sito che come dici tu permetta di scaricare i video da tutti i portali, e magari anche Hulu, se possibile, visto che qui in Italia l’accesso è proibito.

  4. Si purtroppo è accessibile solo tramite proxy, il che è un problema visto che i proxy rallentano il caricamento dei filmati. Presto forse anche questo problema verrà risolto, visto che è stato avviato un progetto tra Hulu e Endemol per portare anche in Europa il portale, e dato che la Endemol è per il 49% della Mediaset, ci sono buone probabilità di averlo anche in Italia.

  5. Forse avete ragione sul fatto di lasciarlo aperto ancora, ma visto che sono all’opera per permettere il download da diversi siti ormai cerco di completarlo…
    Tra l’altro ho appena completato un sito che avevo in mente da tempo, pingare.com e dopo gli esami all’uni dovrei avere il tempo per dedicarmici.
    Per quanto riguarda hulu in effetti non credo sia difficile, basterebbe hostare downtube presso un provider statunitense (così da avere ip USA), anche se poi probabilmente si soffrirebbe sempre di lentezza a causa della distanza fisica dai server…
    Tra le altre cose sto facendo così a tempo perso un tema per wordpress (e relative modifiche al codice di default) che lo farebbe diventare come hulu. Ma penso che giacerà inutilizzato, visto che non credo proprio che potrei aprire un sito di streaming intestato a me su server italiani e rimanere impunito… no??

  6. Ho dato un occhiata a pingare.com ed è un utile servizio, complimenti.

    Il mio blog è su server canadesi, e non è tanto lento da caricare, e sono sicuro che si potrebbe fare di meglio.

    I siti di streming penso siano difficili da realizzare, più che altro per l’elevata banda richiesta, quindi servirebbe un server dedicato, infatti i vari blog e forum forniscono solo i link e non i contenuti veri e propri, quindi non incorrono nemmeno in noie legali. Ultimamente una sentenza in Spagna a decretato che fornire i link a contenuti torrent o streaming che violano i diritti, non è reato, lo è invece distribuire questi contenuti direttamente dal proprio sito.

    In pratica io potrei inserire sul mio sito il link ad un file torrent pirata, ma non permettere agli utenti di scaricare il file dal server del mio blog.

    Inoltre la legge dice che un blog o sito deve sottostare alle leggi del paese del webmaster che lo ha creato, e non sotto quelle di dove il server è fisicamente posizionato, che poi è sempre la stessa cosa, perché si potrebbe registrare un dominio e creare un blog, usando un proxy e quindi anche il webmaster può apparire residente in qualsiasi parte del mondo.

  7. Grazie dei complimenti.
    Per quanto riguarda lo streaming: come avevo concepito io il sito i files verrebbero sempre hostati su siti specializzati e soltanto il player integrato nel sito.
    Per le questioni legali credo dipenda comunque di stato in stato. Non penso che la sentenza in Spagna sia per forza valida anche in Italia. Tra l’altro io avevo letto che si potrebbe trattare di “favoreggiamento” addirittura.
    Per quanto riguarda il mascherarsi figurati, basterebbe aprire un dominio non it (che quindi non richiede lettera firmata) però come lo pagherei senza essere tracciati?
    La soluzione sarebbe a questo punto un sottodominio su siti statunitensi che offrono domini gratis sul genere di quello che fa in italia netsons.org. Il problema che ovviamente non potrei mai utilizzare adsense per ovvie ragioni.

    Per quanto riguarda il tuo sito: a me risulta hostato negli USA… :-S

  8. Anche se la sentenza è stata deliberata in Spagna, è comunque un precedente a cui si fà riferimento, visto che in materia tecnologica ci si rifà alla costituzione europea.

    Comunque sono tanti i modi per eludere i controlli, e poi perché non potresti usare Adsense, basterebbe creare un account apposito, cosi se ti chiudono quello non metti a rischio i ricavi degli altri siti.

    E’ vero dimenticavo, ora il mio sito è negli Stati Uniti, questo perché sono stato trasferito su un altro server dal mio hosting, in quanto quello precedente era spesso in manutenzione.

  9. Innanzitutto dico che tutte le leggi fanno riferimento alle linee guida europee in quanto la legge europea è di ordine superiore a quella ordinaria italiana (quindi o si adatta oppure non è considerata valida) và detto che la violazione del diritto d’autore, in base all’ipotesi, può diventare penale e quindi il procedimento ovviamente è molto più grave e verrebbero anche eseguiti dei controlli molto più approfonditi che aumenterebbero le possibilità di essere beccato.
    Il fatto di adsense è logico che uno si fa l’account farlocco, ma big G al raggiungimento del 10mo dollaro ti manda all’indirizzo che hai registrato un pin per verificare l’account oppure devi dare (e verificare) un conto corrente bancario abilitato alla ricezione di bonifici dall’estero. E, in entrambi i casi sei fregato. 🙂

  10. Non è preciso dire che le leggi delle singole nazioni fanno riferimento alla costituzione europea, perché se no la Francia non avrebbe potuto redarre la legge dei 3 avvisi e poi taglio dell’ADSL, ma si tratta di una delle poche leggi fin’ora discusse e avallatte per il web, calcola che noi in Italia sottostiamo ancora alle regole emendate in conseguenza dell’11 settembre, e fin ora si è solo discusso, ma niente è stato ancora deciso sulle modalità e le violazioni del diritto d’autore, che proprio ieri è stato allungato a 90 anni.

    Poi per quanto riguarda l’account Google, esistono diversi modi per avere il pin, e quello postale non è detto che debba essere per forza inviato ad un indirizzo personale, quindi puoi richiederlo anche presso la tua abitazione, ma questo non ha valenza giuridica. Un altro metodo è quello del telefono, io ad esempio feci cosi per attivare il mio account.

    Comunque è sempre possibile risalire all’utente, e questo anche attraverso la tua connessione, l’IP, e molti altri fattori. Per il perfetto anonimato dovresti essere molto, ma molto bravo, e collegarti tramite hotspot o qualsiasi altra connessione che non sia tua.

  11. Non parlo di costituzione europea, visto che di fatto ancora non esiste nel senso proprio del termine, ma parlo di “gerarchia delle fonti”.
    Mesi fa ho avuto la (s)fortuna di studiare diritto all’università e ti posso assicurare che è così: le leggi così dette “ordinarie” hanno un grado inferiore alla costituzione (ovviamente) e alle leggi comunitarie e che non possono contrastare in nessuno dei casi. Ho parlato di “linee guida” poichè spesso l’europa emana “leggi quadro” (un po’ come fa lo stato nei confronti delle regioni) che segnano dei limiti entro i quali comunque lo stato nazionale può muoversi liberamente (ma non sconfinare).

    Perdinami ma il discorso dell’adsl non c’entra perchè è una materia lasciata alle scelte del governo nazionale. Diciamo che una scelta del genere è sullo stesso piano dell’abolizione dei costi di ricarica che è successo da noi 2 anni fa…

    A parte questi discorsi tecnici (se cerchi su wikipedia “fonti del diritto” comunque avrai conferma), il fatto di google rimane sempre in piedi perchè anche ad effettuare l’attivazione telefonica rimane il problema di dove ricevere il pagamento. E il fatto di ricevere a casa gli assegni ed incassarli regolarmente non so fino a che punto può agevolarti…

    Il fatto dell’ip invece mi spaventa di meno: ci vogliono 2 minuti per essere tranquilli: vai dall’altra parte della città accendi la scheda wireless e buchi una rete qualsiasi (se non la trovi aperta), se è wep ci metti 10 minuti. Da lì fai quello che ti pare, magari prendendoti la briga di passare da un proxy.

    Insomma se non usi adsense sei tranquillo. Non ti rimangono neanche files temporanei sul pc se fai tutto da un live cd (il read only servirà pure a qualcosa, no? :-P)

    Certo dovresti anche aggiornare il sito lì, perkè se ti colleghi da casa ogni giorno a quel sito e risulta che hai apportato modifiche da lì sei fregato nuovamente…

  12. Guarda ti assicuro che hai “avuto la fortuna(senza s) di studiare legge, che è una materia sempre utile anche per le cose più comuni, come capire cosa dice un contratto prima di firmarlo.

    Anche se in Francia si tratta di una legge sulle connessioni, è servita comunque per tutelare il diritto d’autore, e ci siamo arrivati durante la discussione che era partita dallo streaming dei contenuti, che se come hai detto non sono ospitati sul tuo sito, credo problemi non dovrebbero esserci, se no come farebbero a spuntare 10 siti e forum al giorno sul tema.

    Visto che stiamo facendo delle ipotesi, per l’assegno di Google quello secondo me è l’ultimo problema, un webmaster di un sito adesso molto famoso, tradotto in 5 lingue, tutt’ora riceve gli assegni di Google su un conto bancario in America, e queso perché quando inizio alcuni anni fà, non era possibile riscuotere pagamenti da Adsense al di fuori degli Stati Uniti, per via del fisco o altre cose del genere. Per aprire il conto è bastato contattare un avvocato che si è occupato della faccenda. Questo ovviamente si può solo se ne vale la pena. Un altra soluzione c’è la offre Poste Italiana che con il suo servizio Caselle Postali permette di registrare un indirizzo pagando solo 35 euro l’anno. Anche se occorre un documento, vige la stessa regola del segreto bancario, quindi solo un giudice può imporre all’ufficio di rivelare l’utente, ma in questi casi vuol dire che è scesa i campo l’FBI, e credo che la casella postale numerata sià l’ultimo dei problemi.

    Non sarebbe male aprire un blog dove parlare di truffe e imbrogli, altro che streaming, sai quanti utenti faremmo 😉

  13. Ovvio che ne deve valere la pena, come penso sia anche logico che io il problema me lo creavo proprio perchè essendo penale ci mettono 2 secondi a togliere il segreto bancario, che per inciso, in italia non esiste più. Ti riporto solo questo:
    “Tale limite oggi non esiste più: l’art. 18, L. 30 dicembre 1991, n. 413 ha fatto cadere del tutto detto segreto, permettendo agli Uffici di richiedere informazioni alle banche e alle Poste.” Direi quasi “azz…”

    Comunque a proposto dei blog e forum che nascono credo che rimangano aperti quelli che non danno tanto fastidio, perchè come ne aprono tanti è anche vero che ne chiudono altrettanti (compresi alcuni forum stranieri di warez che consultavo spesso tipo vipwarez)

    A parte tutto questo, che aspettiamo? apriamolo sto blog sulle truffe!!! Potremmo farlo anche collaborativo, dove gli utenti possono partecipare, inoltre esiste un plugin per wp che permette agli utenti di correggere testi già scritti da altri in stile wikipedia…

    Un pensierino faccelo 😉

  14. Scusa Enrico ma non sapevo che si corresse il rischio di una causa penale per violazione di diritto d”autore, pensavo che fosse civile la violazione.

    Vedi mi sa che devo studiare ancora.

  15. E si purtroppo si… Tra l’altro: “In materia di diritto d’autore le fonti del diritto comprendono, oltre a quelle normative interne dei singoli Stati, anche le convenzioni internazionali. Nel 1991, inoltre, la Comunità europea ha stabilito che le norme di diritto comunitario prevalgono su quelle nazionali degli Stati membri.”
    Tra l’altro nelle “convenzioni internazionali” rientrano anche gli stati uniti, quindi mi sa che anche oltreoceano si rischia parecchio, specialmente per l’influenza delle major che lì costituiscono delle lobby, che specifico in usa non hanno accezione così negativa come da noi, ma sono addirittura tutelate dalla legge, anche se obama sta cercando di ridurre e limitare l’influenza di questi gruppi organizzati, e io direi PER FORTUNA, se pensi che lobby proviene dal latino e vuol dire pressappoco “loggia”…

    Detto ciò, credo che anche io dovrei studiare di più (non solo il diritto :-D) ma ora come ora dato l’orario credo andrò a letto e mi vedrò un bel film… ovviamente… in streaming!!! 😉

  16. scusate io ho un computer portatile e voglio caricare un video su you tube e dopo 1 ora senza fare niente il video non lo carica piu dice che lo ho annulato anche senza bloccare l’utente chiudendo il computer perche rispondeteeeeeeeeeeeeeeee

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