Vai al contenuto

uTorrent Falcon: ecco il servizio per gestire uTorrent da remoto.

Falcon_uTorrent_Project Gli sviluppatori di quello che probabilmente è il client BitTorrent più utilizzato in assoluto, stanno lavorando ad un innovativa funzione che verrà integrata in uTorrent 2.1, conosciuto anche con il nome Falcon.

uTorrent 2.1 Falcon, attualmente è disponibile in versione Alpha, e nonostante al suo interno sia presente la funzione Remote Access, per poterla utilizzare al momento è necessario un invito, che ho potuto richiedere inserendo il mio indirizzo email nella home page di Falcon.

Dopo qualche giorno di attesa, il team mi ha recapitato un invito, e dopo averlo potuto provare, eccomi qui a condividere le funzionalità con i miei cari amici lettori che forse non hanno ancora richiesto o ricevuto l’invito, oppure non sanno cosa sia e a cosa possa servire Falcon.

uTorrent_Falcon_Invito

Falcon non è altro che la versione di uTorrent accessibile dal browser. Non confondetevi, non si tratta di un client per scaricare dalla rete BitTorrent a se, bensì di un interfaccia dalla quale potremo agire sulle funzionalità della versione di uTorrent installata sul nostro computer, controllare i download in corso e persino modificare le impostazioni.

Fino a stamane, per utilizzare Falcon era necessario impostare la lingua inglese in uTorrent, ma proprio un ora fa è stato rilasciato un aggiornamento che rimuove la limitazione della lingua.

Nell’invito che mi è stato spedito, era incluso un link per l’attivazione, dove ho dovuto solamente inserire un nome utente. Visto che avevo già installato uTorrent 2.1, sono passato alla configurazione del programma. Nulla di particolare, ho dovuto solamente completare la procedura di attivazione, inserendo il nick indicato nella pagina di registrazione sul sito Falcon, e completando con la scelta della password.

Tale opzione la si trova nella sezione Remote Access di uTorrent, che può essere raggiunta anche cliccando sulla nuova icona presente nell’interfaccia principale del programma.

uTorrent_Falcon_Crea_Account

Inserito nome e password, dopo aver cliccato su Applica (gli screenshot sono dell’interfaccia in lingua inglese, ma solo perché non era ancora stato rilasciato l’aggiornamento) una prima finestra mi dice che l’account non esiste, invitandomi a crearne uno cliccando su Ok. Ho atteso un paio di secondi, e una seconda notifica mi avvisa che l’account non è ancora associato, chiedendomi di cliccare su Si questa volta per loggarmi.

Se la connessione va a buon fine, sotto ai form per il nome e la password, viene mostrato lo stato, altrimenti la procedura verrà ripetuta automaticamente al termine di un conto alla rovescia. La spunta su Remote Access, ovviamente serve per attivare o interrompere la connessione.

A questo punto ho raggiunto la pagina web di Falcon, dove anche li bisognerà loggarsi utilizzando lo stesso account creato in uTorrent.

uTorrent_Falcon_autenticazione

Per la sicurezza della connessione, Falcon utilizza un insolito sistema. Infatti, prima di mostrare il form di login, viene visualizzata una barra vuota da riempire muovendo a casaccio il cursore del mouse.

uTorrent_Falcon_Interfaccia_Web

L’interfaccia di Falcon, è del tutto identica a uTorrent, per cui c’è poco da spiegare. Tutti i torrent che stavamo scaricando vengono riportati in Falcon, da dove possiamo conoscere anche la velocità di download e upload, nonché accedere alle impostazioni di uTorrent ed eseguire modifiche che verranno comunicate al programma installato sul nostro computer.

uTorrent_Falcon_Impostazioni

Conoscere in ogni momento e da qualunque posto come stanno procedendo i download, o avviare e interrompere la condivisione di un file unita alla possibilità di intervenire sulla banda, va bene, ma la vera potenzialità di Falcon consiste nella possibilità di avviare il download di un nuovo torrent, in modo da trovarlo già pronto, o almeno a buon punto, quando torniamo a casa.

Per avviare il download di un file torrent, non sarà necessario scaricare il file sul computer ed aggiungerlo ai download, ma basterà indicarne l’URL. In alternativa, si possono aggiungere i torrent da feed RSS sempre indicandone l’URL.

uTorrent_Falcon_aggiungi_torrent_URL

Tutto questo naturalmente, sarà possibile solo lasciando il PC accesso e uTorrent in esecuzione.

Per finire, dall’icona verde subito dopo quella delle impostazioni, è possibile condividere un torrent che stiamo scaricando.

uTorrent_Falcon_Condividi_Torrent

Entrambi, sia il programma uTorrent 2.1 che Falcon, sono progetti in via di sviluppo, infatti proprio ora che volevo catturare qualche screenshot dell’interfaccia in italiano, il sito web mi da un errore (a volte 503 e altre 404) impedendomi di accedere.

Tuttavia, credo che Falcon sia un ottimo strumento, e che servirà da apripista allo streaming dei file torrent scaricati anche da remoto.

10 commenti su “uTorrent Falcon: ecco il servizio per gestire uTorrent da remoto.”

  1. Ma non è la stessa cosa della WebUI di uTorrent che esiste da anni ma solo più complicata?
    Cosa avrebbe di nuovo/meglio questa?

    1. Cosa c’è di differente??? Tutto. la WebUI è solo per i computer in rete locale, mentre con Falcon puoi accedere al tuo uTorrent da qualunque computer connesso ad Internet.

  2. Ma la WebUI non è certo per uso solo locale, anzi… Io la uso dalla versione 1.6 di uT e serve proprio per connettersi da ovunque. La uso quotidianamente anche dal lavoro per gestirmi i download a casa..
    L’unica differenza con Falcon è che non bisogna registrarsi da nessuna parte e quindi i miei dati non finiscono tra le braccia di nessuno.
    Il che mi pare un vantaggio anzichè una mancanza.
    Ma forse mi perdo qualcosa..

    1. Ma sicuramente hai dovuto creare una rete locale, aprire le porte del router e configurarlo in modo che l’IP sia sempre lo stesso, oppure usi una VPN, se no sarebbe impossibile connettersi da remoto al PC di casa (se tu ci riesci spiegami come, perché sono curioso).

      In questo caso invece, gli utenti non dovranno fare altro che creare un account. Sulla sicurezza poi si potrebbe discutere, e sia WebUI che Falcon in teoria, possono essere pericolosi. Ma se Falcon utilizza la crittografia, WebUI fa affidamento solo sulla password.

      Falcon rende la gestione remota di uTorrent alla portata di tutti.

  3. Per usare uTorrent normalmente una porta sul router devi aprirla per forza, altrimenti non funziona. Beh è la stessa utilizzata da WebUI (A meno che non decidi di usarne un’altra dedicata). Tutto qui.

    La rete locale devi avercela per forza per utilizzare un router… e la VPN ovviamente non serve.
    Per l’indirizzo IP poi ognuno si organizza come crede. Il mio router è configurato per usare DynDNS.com quindi io uso sempre lo stesso URL per connettermi. Altrimenti ci si appunta l’IP e buonanotte. Tanto non cambia fino a quando non decidi di riavviare o disconnettere il router.

    Boh io continuo a non vederci nulla di diverso ne alcuna facilitazione, ma può essere che più avanti aggiungano features più interessanti, chissà..

    1. Sono d’accordo sulla porta, ma non è detto che chi abbia un router abbia configurato una rete locale (sul sistema devi crearla tu), senza considerare che molti non c’è l’hanno per nulla un router, e si collegano con un modem ADSL.

      Non tutti i router supportano DynDNS, ma questo non è nemmeno un problema perché si potrebbe ricorrere ad un programma che invia l’IP ogni volta, in ogni modo hai comunque dovuto registrare un account su DynDNS (e il discorso di non dover registrare un account non fila più), e sarebbe poco pratico connettersi senza, perché l’indirizzo cambia non solo al riavvio del router, ma anche se nella rete DHCP ci sono più PC, dove ogni volta che accendi un PC gli viene assegnato un IP diverso.

      Sono tanti i sistemi che possiamo utilizzare per connetterci da remoto (non solo per usare uTorrent), ma WebUI non è uno di questi e gli utenti poco geek innanzitutto non saprebbero come fare, inoltre sarebbe del tutto sovradimensionato una configurazione del genere solo per uTorrent.

      Falcon invece è un progetto ideato proprio per lo scopo, e non puoi negare che è estremamente semplice e funzionale.

  4. Se devo registrarmi ad un servizio preferisco DynDNS, che conosce solo il mio IP, ad uno che conosce il mio IP più tutto ciò che ho in download.
    E poi la sul DHCP, se usi uTorrent mi pare obbligatorio configurarlo. Quindi si presuppone che chi ha uTorrent, e lo usa, ha il proprio router configurato a dovere: porta + DHCP con IP fisso per ciascun PC.
    Ma anche se il DHCP è lasciato attivo tende cmq a dare gli stessi ip agli stessi pc.
    E tra l’altro se hai più PC nella tua rete locale un minimo di configurazione sul router devi farla, geek o non geek.

    In ogni caso rimango della mia opinione. Ciò non vuol dire che ho ragione. Questione di punti di vista. Sempre possibile cambiarli valutando gli sviluppi di questo servizio.

    Continuo a seguirti con interesse. Pubblichi sempre un sacco di novità e sei un passo avanti agli altri, che offrono le solite traduzioni di Lifehacker o di DownloadSquad… Continua così!

    1. Parli cosi perché sai cosa dici e sei pratico della cosa, ma converrai con me che sono molto pochi gli utenti in grado di impostare un server sul proprio PC o creare una VPN e ancora meno quelli che realmente hanno bisogno di farlo. Comunque non fidarti troppo di dynDNS, in quanto è molto più semplice di quanto immagini analizzare i pacchetti e conoscere tutto ciò che transita nella rete, e l’unica soluzione (che nemmeno è del tutto sicura) è crittografare i dati, cosa che uTorrent prevede per cui mi fiderei di lui, allo stesso modo di quanto mi fido quando navigo in un browser.

      Anche se ritengo utile Falcon, personalmente non è che lo utilizzerei più di tanto, però so che se ne ho bisogno, è li pronto per l’uso.

      Sono sempre felice di confrontarmi con qualcuno che come te mi da soddisfazione, in quanto so che questo è alla base della crescita e dell’apprendimento. Ti ringrazio, e quando vuoi intavolare una discussione io sono sempre qui 😉

Rispondi

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.