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Microsoft citata in giudizio per il suo Windows Genuine Advantage (WGA).

microsoft_citata_in_giudizio_per_il_WGA Periodo duro per la Microsoft, dopo le noie legali per un brevetto di un componente del programma Word, ora l’azienda viene coinvolta in un altro procedimento legale per il WGA, ovvero il sistema che Microsoft usa per validare se la copia del sistema operativo installato da un utente è originale o piratata.

L’accusa sostieni che la Microsoft usi in modo scorretto il programma, e inganni l’utente in quanto la notifica di Windows Update contrassegna l’aggiornamento come Importante, senza spiegare la sua funzione.

A parte l’inganno, i tutelatori della privacy, accusano Microsoft di usare il programma per raccogliere dati sull’uso del computer che vengono inviati all’azienda ogni giorno.

L’azione legale è mirata a difendere la privacy dell’utente, impedendo alla Microsoft di classificare il WGA come aggiornamento per la sicurezza, e usare il programma per raccogliere dati senza l’esplicito consenso dell’utente.

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La Microsoft ha spiegato che il software individua esclusivamente le caratteristiche del sistema per validarne il Product Key quando viene richiesto un aggiornamento o si installa un nuovo programma dal sito ufficiale, e che tale chiave non è affatto utilizzata per identificare i singoli utenti, ma solo i sistemi.

Proprio una bella rogna per mamma Microsoft, che non solo perde milioni a causa di programmi e sistemi piratati, ma ora deve affrontare anche un processo per l’unico deterrente che impedisce di far aumentare la diffusione delle copie pirata.

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