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I dati di aprile 2009 sull’utilizzo di OS e browser, segnano – per Microsoft e Apple, e + per l’Open Source.

statistiche PC e browser Windows, anche se resta saldamente in cima,  dominando nel mercato, continua a perdere terreno in confronto ad altri sistemi operativi. La notizia arriva da Net Applications, che ha pubblicato una relazione sulle statistiche di utilizzo dei sistemi operativi e dei browser per il mese di aprile 2009 .

Sebbene non siano notevoli i cambiamenti, c’è una costante tendenza al ribasso per Windows.

I sistemi operativo Microsoft rappresentano l’87,90% del totale, una cifra abbastanza consistente, ma ancora inferiore al 88% registrato nel gennaio 2009. Se leggendo queste poche righe gli utenti MAC hanno iniziato a fregarsi le mani, sarebbe meglio che arrivassero alla fine della relazione, perché se a Redmond le cose non vanno al meglio, anche in casa Apple la situazione non è migliore dato che anche le cifre dei Mac sono diminuite rispetto ai dati di gennaio, attestandosi su un 9,73%.

statistiche PC e browser

L’unica crescita la fa registrare Linux, che si attesta al 1,02%, una cifra significativa perché segna la prima volta che il sistema Open Source supera l’uno per cento.

Per quanto riguarda i browser, anche su questo versante ci sono significativi cali per la Microsoft visto che Internet Explorer sta perdendo terreno. Come vedemmo qualche settimana fa, per la prima volta Firefox 3 ha superato in Europa la quota di utenti di Internet Explorer 7, ma se prendiamo i dati di tutte le versioni di IE, si arriva a un 66,10%, che confrontato con le statistiche di un paio di anni fa, lascia ben sperare in un futuro roseo per i rivali Mozilla, Google Chrome, Safari, Opera ecc…

Molto probabilmente la percentuale di Windows aumenterà di nuovo nei prossimi mesi, specialmente nel terzo trimestre del 2009, periodo previsto per l’arrivo di Windows 7, che quindi trascinerà verso l’alto anche Internet Explorer 8, browser preinstallato, ma il dominio di Microsoft non è più cosi scontato, specialmente in Europa dove l’antitrust obbliga la Microsoft a fornire una scelta, e non imporre i propri programmi agli utenti.

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