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Google Wave sarà compatibile con Internet Explorer, solo installando Chrome Frame. Sarà la fine di IE?

google-wave Da ieri diversi blog e siti dedicati alla tecnologia, hanno parlato di Chrome Frame, un plugin per Internet Explorer che emula il comportamento di Chrome all’interno del browser Microsoft. Quello che però forse non sapete, è il motivo per cui Google ha creato questo plugin.

Tra qualche giorno assisteremo al debutto di Google Wave, un nuovo strumento di comunicazione definito dagli stessi sviluppatori, “come la posta elettronica se questa fosse stata inventata nei giorni odierni”. 

Google_Wave

Tuttavia, non tutti i browser sono pronti per funzionare correttamente con Google Wave, e in particolare Internet Explorer, che non supporta gli attuali standard web. Questo è un problema per Google, anche perché Wave sarà dedicato principalmente alle aziende, dove il più delle volte i dipendenti non hanno la possibilità di installare programmi, e quindi non possono nemmeno dotarsi di un browser alternativo che supporti DOM , JS e HTML5.

 Google_Wave_funzioni

Ecco l’asso nella manica di Google, che con Chrome Frame mira a fornire il supporto anche per i vecchi browser Microsoft, ma allo stesso tempo entra a gamba tesa su Internet Explorer, consigliando l’utente di installare Chrome, Firefox o Safari.

Chrome_Frame

Secondo una dichiarazione della società, questo è l’unico modo con cui gli utenti di Internet Explorer potranno godere di Google Wave, dal momento che senza Chrome Frame, sarebbe utilizzare la piattaforma con il motore di IE.

I webmaster e gli sviluppatori web che da tempo lottano per mandare dallo sfascia carrozze IE 6, ringraziano Google per questo regalo che potrebbe assestare un duro colpo a tutte le versioni di IE.

La Microsoft non è dello stesso avviso, visto che se un giorno Google Wave divenisse popolare, potrebbero essere guai seri per il suo browser. Pensate se Wave riuscisse ad ottenere anche solo la metà del successo di Facebook, significherebbe che 150 milioni di utenti saranno costretti ad utilizzare un browser che non sia IE, con conseguenze disastrose per la casa di Redmond.

Mi dispiace per IE, ma non sono stato io a creare un browser che non è adatto all’Internet di questo secolo.

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