Vai al contenuto

Nel 2009 Google ha ridotto le quote destinate ai publisher AdSense.

Revenue_Share Google AdSense è sicuramente il sistema per monetizzare più utilizzato in tutto il mondo da webmaster e blogger, ed è grazie ad esso se Google è passato da un semplice motore di ricerca, ad una costellazione di servizi che vanno ben oltre Internet.

Le pubblicità e gli annunci che troviamo nelle pagine web, in gran parte provengono proprio da Google AdSense che paga il gestore dei siti in base ai click che gli utenti effettuano su questi banner.

Personalmente mi sono sempre chiesto come vengono contabilizzati i guadagni, e quale fosse la formula adoperata per dividere il guadagno netto di Google da quello diviso tra i publisher.

Google non ha mai rivelato la percentuale delle entrate condivise con gli utenti AdSense, ma grazie alle relazioni degli utili che vengono rilasciate al termine di ogni trimestre è possibile calcolarla molto facilmente.

Google-AdSense-revenue-share-2009

In queste relazioni si trovano le entrate totali generate dall’intero circuito AdSense e il valore del TAC, ovvero l’importo totale che Google ha pagato ai publisher.

Labnol ha fatto per noi i calcoli, e i risultati fanno apparire Google tutt’altro che generoso:

  Q1 Q2 Q3 Q4
Guadagni complessivi AdSense
nel 2009 (in miliardi di dollari)
$ 1,64 $ 1,68 $ 1,80 $ 2,04
TAC somma pagata ai publisher nel 2009 (in miliardi di dollari) $ 1,23 $ 1,24 $ 1,33 $ 1,47
Quota percentuale dei publisher AdSense nel 2009 75,0% 73,8% 73,9% 72,1%

Come si può ben notare, anche se le entrate complessive sono state in costante crescita in tutti e quattro i trimestri del 2009 (con un netto aumento soprattutto nell’ultimo trimestre), le percentuali per i publisher, e quindi i guadagni accreditati ai singoli utenti AdSense, hanno visto una flessione di ben 2,9 punti percentuali.

Ciò si traduce in una barca di soldi in più per Mister Google, mentre webmaster e blogger hanno visto calare le loro entrate.

Anche se ora è più chiaro il guadagno di Google, restano sempre le incognite del come vengano stabilite le percentuali, e perché BigG paga meno quando guadagna di più. Domande che dovrebbero avere una risposta, soprattutto se si parla di un azienda che fa della trasparenza uno stile di vita, e che è impeccabile in tutti i suoi comportamenti.

Rispondi

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.