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BearShare e Screensaver i termini più pericolosi del web. Un risultato su due è rischioso per il sistema.

bearshare Come abbiamo avuto modo di imparare, le minacce informatiche possono arrivare da dovunque e a volte le tecniche usate dagli hacker sono molto più semplici di quanto si possa immaginare.

Ad esempio, per utilizzare i motori di ricerca come Google o Bing per veicolare malware a destra e a manca, è sufficiente utilizzare qualche trucchetto SEO (Search Engine Optimization) e piazzare i termini appropriati in modo che nei risultati delle ricerche compaiano i collegamenti ai siti che contengono i contenuti dannosi veri e propri, mischiandoli con quelli che stavamo effettivamente cercando.

La pratica diffusissima ormai, ha anche un nome, Avvelenamento SEO, ed è utilizzata con ottimi risultati per gli hacker, soprattutto per diffondere finti antivirus.

Ad esempio, quando un utente cerca su Google digitando il termine “Antivirus XP”, può facilmente imbattersi nel malware Antivirus XP (o una delle sue varianti), quando invece era alla ricerca di un programma come AVG o Avast.

Sono proprio i termini più cercati dagli utenti quelli maggiormente a rischio, e se in passato erano le query legate a star famose come Jessica Biel, Angelina Jolie o Megan Fox quelle più bersagliate, adesso secondo McAffee, nota azienda produttrice di soluzioni per proteggere i sistemi informatici, i termini che mostrano la maggior percentuale di collegamenti dannosi nei risultati delle ricerche sarebbero BearShare e Screensaver.

Per chi non lo conosce o non se lo ricorda, BearShare è un programma abbastanza noto fino ad un paio di anni fa, nato prima per la condivisione di file e poi diventato una sorta di social network. Cercando il programma in un motore di ricerca, si ha il 46% delle probabilità di capitare in un sito dannoso, quasi una su due.

Il termine Screensaver lo segue a ruota distaccato di poco. Infatti, sempre in un motore di ricerca, il termine restituisce il 42% dei risultati che collegano a siti con contenuti dannosi per l’utente.

BearShare e Screensaver, sono solo i termini che secondo McAffee restituiscono il maggior numero di risultati a rischio, ma essenzialmente qualunque ricerca può contenere collegamenti sgraditi e nocivi per il sistema, per cui aprite gli occhi, Internet è una giungla.

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